Forse mi è venuta una fissa legata al tema della produttività, ma credo che sia interessante approfondire l’argomento dato che io per primo per parecchio tempo, non ho fatto altro che cercare online post come quelli che ora scrivo.
Ma cerchiamo di scendere nel profondo della questione e diamo il via alle danze, ok?
Come aumentare la tua produttività del 40%
Non sarebbe splendido poter essere più produttivi?
Non sarebbe quasi magico poter chiudere tutte le task che ci restano sul groppone a fine giornata?
Pensiamo in grande però.
Non avresti voglia di avere ancora energie a fine giornata, da spendere nei tuoi progetti personali, nei tuoi Side business o in qualunque altra attività?
Sappi che è arrivato il momento di trasformare i tuoi sogni in realtà ed in questo post ti mostrerò un metodo che ha funzionato con me.
Perché lo reputo così potente?
Perché io non sono mai stato l’esempio della produttività.
Lasciami spiegare per bene.
La vita da distratto cronico
Sono certo che anche tu ti sarai trovato nella mia stessa situazione, ma non preoccuparti, possiamo uscirne tutti.
Era il 2017, precisamente novembre e lavoravo come un pazzo disperato cercando di mettere in pratica alcune delle tecniche di cui parlo in questo blog.
Le provavo davvero tutte, da quelle legate al mondo del Copywriting e del Digital Marketing, passando soprattutto per quelle legate alla Crescita Personale.
Ogni giorno, leggevo una nuova tecnica e cercavo di metterla in pratica il giorno dopo.
Ma qualcosa non funzionava, per niente.
Tutte le volte che iniziavo, passavano 30 minuti e mi ritrovavo al punto di partenza.
Con il mio smartphone in mano.
Mi ripetevo che non avrei speso più tempo del dovuto a controllare le notifiche.
I minuti passavano.
Le notifiche diventavano l’ultimo scrolling su Facebook.
Facebook diventava Instagram ed il suo feed.
Instagram diventava una ricerca insensata su Google.
Insomma, ci siamo intesi.
La mia idea di perdere solo 5 minuti della mia giornata, era costantemente asfaltata dai 60 minuti persi dietro il mio smartphone.
Sicuramente, dicevo fra me e me, non potevo continuare così per molto tempo.
Ma c’è dell’altro.
Continua a leggere e vedrai quanto abbiamo in comune e quanto il metodo che ti mostrerò alla fine potrà davvero cambiare la tua produttività quotidiana.
Essere poco organizzato: l’apoteosi del caos
Tornavo così al mio lavoro e nello stesso istante in cui realizzavo di aver perso 60 minuti della mia giornata davanti al mio smartphone, mi ritrovavo in preda al panico.
Avrei sicuramente potuto utilizzare quei minuti per portare a termine task e raggiungere obiettivi davvero importanti.
Ma no, li avevo persi per sempre.
Iniziavo ad agitarmi, molto.
Iniziavo a controllare i quaderni dentro i quali segnavo le cose da fare.
I compiti che speravo di portare a termine erano ancora lì.
Colpa della mia scarsa organizzazione?
Col tempo ho capito che il problema non era affatto la cattiva organizzazione, ma ben altro!
Ma restiamo nel mood caotico (sì, so che è difficile, ma insieme possiamo farcela).
Così la mia giornata finiva con un senso di colpa davvero importante e la promessa che il giorno dopo avrei sicuramente fatto di meglio.
Lo giuravo su me stesso e sul mio futuro.
Cosa accadeva il giorno dopo?
Scopriamolo insieme nel prossimo paragrafo.
La disciplina che non c’è: l’arte del buttarsi la zappa sui piedi
Ho già trattato il tema della disciplina in un articolo tempo fa e ti consiglio di leggerlo una volta completato questo.
Cosa accadeva il giorno dopo il caos?
La mia pessima routine si riproponeva nel modo più creativo possibile.
Una volta il cellulare squillava e dopo aver chiuso la chiamata, le mie azioni (sbagliate) si ripresentavano esattamente uguali ma con elementi differenti.
Prendevo il caffè analizzando le ultime offerte su Amazon.
Iniziava una ricerca spasmodica dei testi utili per aumentare la mia produttività e la mia concentrazione.
Da lì passavo al reparto tecnologico in cerca della nuova cover per il mio smartphone o dell’ultimo paio di auricolari senza filo, promettendo a me stesso che una volta stretti in mano, li avrei usati per ascoltare podcast o per andare a correre la mattina seguente.
Anche in questo caso, la lista delle azioni potrebbe continuare all’infinito.
Ma c’era una costante in tutto questo: perdevo sempre dei minuti preziosi che avrei potuto usare per fare qualcosa di veramente utile per me e per la mia vita.
Cosa ho imparato dopo tutto questo tempo quindi?
Qual è stata la causa del mio male?
Devo ammettere di averci messo parecchio tempo prima di capirlo, ma sono certo che la scoperta stupirà anche te.
Lo smartphone: la causa della scarsa produttività
Era sempre stato davanti ai miei occhi, eppure non ci avevo mai fatto caso.
Il punto è che ormai, vediamo i nostri smartphone come delle estensioni del nostro stesso essere.
Questo è sicuramente un male.
Passiamo ore a scollare la bacheca del nostro Social preferito, per poi prendercela con il primo che passa se non riusciamo a completare le nostre task giornaliere.
La verità è che non riusciamo a portare a termine niente per colpa nostra.
Cosa ho fatto quindi?
Ho deciso di eliminare tutte le notifiche dal mio smartphone, tutte.
Ho detto addio a gruppi su Whatsapp.
Ho abbandonato chat e canali su Telegram.
Ho eliminato le notifiche prevenienti dalle chat degli amici.
Ho staccato di netto gli aggiornamenti di Facebook e di Instagram.
Ho eliminato il suono che emette la notifica di Messenger.
Ho lasciato attive solo le notifiche provenienti dalla mia fidanzata e dalla mia famiglia, perché credo che siano le uniche notifiche me meritino la mia attenzione mentre lavoro.
Tutte le altre, possono nettamente aspettare.
Inoltre, mi sono imposto di lasciare il mio smartphone in modalità silenziosa mentre lavoro e controllarlo solo per qualche minuto durante ogni pausa.
Certo, magari ci sono giorni in cui la pausa è un pò più lunga o magari ho una call in calendario e quindi divento un pò più reperibile, ma cerco sempre di ridurre questo spazio di distrazione al minimo indispensabile.
Cosa è successo da quando il mio smartphone rimane in silenzio?
La mia produttività è arrivata alle stelle.
Riesco a portare a termine le task giornaliere che segno la sera prima.
Da quel giorno, ho finalmente adottato e seguito una routine quotidiana dalla quale ho davvero appreso moltissimo su di me e sul mio modo di essere e di lavorare.
La mia disciplina è tornata ad un livello più che accettabile e cerco di alzare l’asticella ogni giorno di più.
La mia distrazione cronica invece?
Sparita, letteralmente.
Sembra banale, ma il semplice gesto di riporre lo smartphone senza suono dietro il monitor del mio Mac ha davvero stravolto la mia intera giornata di lavoro, trasformandomi da ragazzo confuso, ansioso e parecchio improduttivo all’esatto (più o meno) opposto.
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Conclusioni
Come avrai capito, non c’è nessuna formula magica, anche perché non sono affatto Mago Merlino.
Ciò che conta, non è altro che un piccolo gesto che può scatenare una serie di reazioni a catena che possono certamente portare il tuo livello di produttività a traguardi che in questo momento possono anche sembrarti lontani.
Quindi, provaci anche tu.
Silenzia tutte le notifiche ed il tuo smartphone e riponilo dietro il monitor del tuo laptop o pc, meglio se con lo schermo rivolto verso il basso.
Controllalo durante le pause che vuoi concederti.
Vedrai che riuscirai a portare a termine tante di quelle attività che non crederai ai tuoi occhi.
Spero che questo post ti sia stato utile e se così dovesse essere, ti chiedo di condividerlo sui tuoi canali social preferiti.
In fondo, gli avari non stanno simpatici a nessuno, no?
Se volessi approfondire questo argomento, ti invito a visitare la mia Biblioteca!
Noi ci leggiamo presto.
Un forte abbraccio,
Rocco.