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Perché devi continuare a fallire se vuoi essere il migliore?

Siamo cresciuti tutti con l’idea che dietro ogni fallimento ci sia una cosa talmente negativa che spesso finiamo col vergognarci così tanto d’aver fatto un buco nell’acqua, riducendo la nostra vita ad un costante nascondere il brutto, mostrando solo il bello che siamo riusciti a creare.

Un’ottima copertina per un libro che non facciamo mai leggere a nessuno davvero.

E se ti sbagliassi?

In questo post voglio raccontarti parte della mia storia e del modo in cui il libro che sto leggendo si stia rivelando fondamentale per il mio cambiamento personale, nascita del blog compreso.

Fallimento: andiamoci piano con certe parole

Quante volte ti sarai sentito dire «Hai deluso tutti, ti rendi conto?».

Quante volte ti avranno ripetuto «Ti rendi conto che sta per fare un buco nell’acqua? Non farai mai niente di buono!».

Certo, magari il più delle volte non sono state queste le frasi che ti hanno ripetuto di continuo, ma credo che sei hai passato anche tu certi periodi come quelli che ho passato io, certe frasi ti hanno fatto un buco così grosso che ci avrai messo mesi per chiuderlo.

Il fallimento è una di quelle situazioni che spesso nascono da una voglia matta di fare centro, di dimostrare a tutti che ciò a cui pensavi era la cosa giusta, non è vero?

Ma è altrettanto vero che spesso le cose non vanno mai come speriamo.

Cosa fare quindi? Piangerci addosso e dar retta a tutti, sempre?

Attenzione, non sto dicendo che ogni consiglio sia sbagliato e che tu non debba ascoltare nessuno. Sto solo dicendo che spesso, molti non pensano con la tua mente e non riescono a vedere il mondo con i tuoi stessi occhi (se ne trovi qualcuno, avvisami però!).

Dico solo che spesso, la parola fallimento dovrebbe essere intesa come un risultato.

Non darla vinta al potente, mai!

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Questa è una di quelle frasi che ripeto sempre e chi mi conosce lo sa.

Ma chi è il potente? Magari te lo starai chiedendo.

Per me, il potente è chi passa il suo tempo a prendere in giro qualsiasi cosa facciano gli altri, giurando di poterla fare meglio per poi alla fine limitarsi ad osservare la vita degli altri da dietro uno schermo o peggio ancora dalla panchina, senza lanciarsi mai dentro la vita.

Dammi retta: nessuno dei tuoi idoli ha iniziato con la strada spianata. Nessuno dei nostri idoli si sono sentiti dire «Grandioso!» dopo aver scritto il loro primo articolo, o aver girato il loro primo film. Pensa, alcuni di loro hanno dovuto aspettare di essere morti per essere rivalutati e per riprendersi ciò che spettava loro.

Quindi non mollare, mai.

Non importa quanto sia grande il tuo sogno e quanti ostacoli ti troverai davanti. Conti solo tu e la tua volontà, la tua voglia di riuscire, di portare a galla tutta la tua energia e fare della tua vita il sogno che immagini costantemente.

Una volontà ferrea, smuove le montagne.

Non farti sviare, mai. Ascolta la tua voce interiore, ascolta il tuo corpo sempre.

Non preoccuparti di quello che pensano gli altri. Tu non sei gli altri, e gli altri non saranno mai te. Non dimenticarlo mai. Il tuo mondo non è fatto per tutti, ma solo per coloro che decidono di restarci per migliorarlo e non per denigrarlo, distruggerlo o deriderlo.

Al contrario, fa di queste persone il tuo carburante migliore di tutti per dimostrare che si sbagliavano di grosso e che tu sei destinato a fare grandi cose, come starai immaginando adesso mentre leggi queste parole.

Voglio raccontarti parte della mia storia personale perché ne ho voglia, non per sembrare l’ennesimo guru del web.

Avevo 26 anni ed una carriera universitaria in Economica che era andata un pò troppo per le lunghe. Non davo un esame da chissà quanto tempo e non riuscivo a spiegarmi il perché.

La mia strada era già spianata. Una laurea, un lavoro di quelli con giacca e cravatta tutti i giorni ed una scrivania tutta per me. Tutto perfetto, tutto al posto giusto, tranne me. A 26 anni, mi sono reso conto che io con i numeri non c’entravo proprio nulla e che non mi sarei mai più guardato allo specchio con orgoglio e con sincerità se avessi continuato a camminare su quella strada che in fondo non avevo scelto davvero.

Decisi di abbandonare Economia, per finire nel settore umanistico.

Ho praticamente capovolto il mio mondo, e sai perché? Perché, per fortuna, ho capito che la mia strada sarebbe stata rivolta al creare qualcosa ogni giorno di diverso. Ho deciso che avrei fatto di questa tastiera il mio primo palco (primo certo, il secondo prenderà vita quando ti guarderò in volto! Non ho mai amato i santoni da tastiera).

Ho ascoltato la voce che mi incitava a cambiare la mia vita. Ho deciso che avrei sorriso d’ora in poi e che avrei fatto ciò che mi piaceva fare di più: raccontare storie a chiunque fosse disposto ad ascoltarle. Non mi importava del “lavoro non sicuro” della “crisi” e di tutto ciò che preoccupa le vecchie generazioni. Avrei scelto la mia strada ed avrei iniziato la mia lotta.

Diventa l’esempio che vuoi seguire

Ero spinto da un’energia che non riuscirei mai a raccontarti a parole. Era come se ogni cellula del mio corpo fosse in sintonia con tutto il resto ed anche se tutte le persone che mi stavano intorno mi scoraggiavano dall’intraprendere una strada del genere, ho preferito dare sfogo ai miei sentimenti ed alla mia voglia di andare avanti nonostante tutto e soprattutto, nonostante tutti.

Quindi, dico proprio a te che stai leggendo questo piccolo post. Non seguire una strada che altri hanno già preparato per te.

Lanciati, buttati, alza la testa sempre.

Sentiti ogni giorno fiero di te stesso. Non importa quale sia la tua strada (ovviamente legale, non voglio incitarti a fare qualcosa di poco civile, sia chiaro!). Inizia a camminare. Non farti intimorire dal primo ostacolo.  Ogni passaggio difficoltoso è uno stimolo a fare meglio, sempre, ed una volta arrivato in cima guarda dietro di te e sorridi per essere arrivato fin qui, senza dimenticare che sei sempre e solo all’inizio!

Dimentica il significato comune di fallimento. Da oggi guarda ogni fallimento come un risultato. Ogni fallimento ti spinge a sistemare la mira, ad affinarla. Pensa come un samurai!

Sapevi che i samurai si allenavano anche senza alcuna guerra da combattere?

Adesso starai pensando «Ma qui non c’è nessuna guerra da combattere, ed io non sono un samurai!». Risposta più che lecita.

Ma ti dico, non è forse la tua vita? Non è forse il tuo futuro? Non è forse rincorrere il tuo sogno quello di cui stiamo parlando qui? Non è forse quella volontà ardente che ti pervade le vene che vuoi continuare ad alimentare fino alla fine dei tempi?

Non vuoi forse continuare a sentirti fiero ogni giorno? Non vuoi vivere la vita che hai sempre sognato ciò di cui sto scrivendo?

A te le risposte!

Alza la testa e rialzati, sempre!

Non importa quanto possa essere complesso dimostrare agli altri quanto vali. Non importa cosa penseranno gli altri di te. Importi tu e ciò che vorrai realizzare e soprattutto ciò che vorrai essere.

Dimentica le etichette, vivi di persone vere. Vivi la vita come hai sempre sognato. Mostrati per ciò che sei, il resto sarà una splendida rivincita!

Ogni cosa nel mondo segue un corso naturale, a te sta trovare il tuo.

Prima di salutarti, voglio suggerirti come sempre di visitare la mia Biblioteca dove troverai sicuramente il libro adatto a superare un periodo come questo.

Se ci sono riusciti con me che ho la testa più dura di una pietra, sono certo che faranno un gran lavoro anche con te.

Sorridi sempre, la vita è il più grande spettacolo che ti possa capitare!

Con affetto, Rocco.

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