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Money blog: la (mia) guida

Questo post è probabilmente quello che aspettavi con ansia o quello che mancava per completare (quasi del tutto) l’argomento Blogging.

In questo post cercherò di spiegare nel modo più dettagliato possibile cosa sia un Money blog, come costruirlo, su cosa basarlo e come farlo funzionare.

Ma mettiamoci subito al lavoro, ok?

Money blog: cosa è? 

Più che un qualcosa, io definirei i money blog e la loro gestione e realizzazione come un vero e proprio lavoro.

Sono passati ormai parecchi anni dalla loro nascita, ma in realtà credo che strutture del genere, non moriranno mai ma ad una sola condizione: dobbiamo realizzarli con criterio.

Non preoccuparti, nel corso di questo post, avrai accesso a tutte le informazioni che ho avuto io in questi anni e soprattutto, scoprirai tutti gli step pratici per realizzare il tuo.

Un money blog, altro non è che un blog creato appositamente per guadagnarci.

C’è chi crea dei money blog puri e quindi orientati esclusivamente a rendere proficuo questo genere di contenitore virtuale e chi invece, dedica solo una parte del proprio blog a questo mondo.

Lo so, al momento sembra tutto molto complicato, ma vedrai che alla fine di questo post tutto ti sarà chiaro, promesso!

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Come si crea ed a cosa serve un Money blog?

Ti ho già parlato di come aprire il tuo blog personale e di tutti gli strumenti per farlo, ma mi sembra giusto fare un piccolo riassunto anche in questo post.

Creare un blog è più semplice a farsi che a dirsi, ma dobbiamo distinguere la volontà di realizzarne uno interamente dedicato al guadagnare da quello dedicato all’utilizzo del tuo spazio web per diffondere ciò che sai fare o semplicemente il tuo parere su un determinato argomento.

Vediamo di analizzare nel dettaglio entrambi gli aspetti, ok?

Creare un blog base

Un blog altro non è che uno spazio web con un determinato nome.

Come ti ho già spiegato nell’articolo dedicato, hai due possibilità alle quali sono legati aspetti positivi ed aspetti negativi.

Puoi decidere di partire con un blog interamente gratuito, utilizzando piattaforme quali WordPress o Blogger, avendo ben chiaro però che una piattaforma gratuita sarà parecchio vincolante e lascerà poco spazio alla personalizzazione del tuo sito.

Ovviamente però potrai utilizzare questa modalità per dare inizio ad un tuo progetto per poi passare a qualcosa di più strutturato ed indipendente. 

Questo è proprio il caso di un sito web a pagamento.

Perché a pagamento?

Cosa dovrai pagare?

Gli unici soldi che spenderai sono legati a tre componenti fondamentali del tuo spazio web: nome, hosting e tema.

Il dominio del tuo sito web: il suo nome

Primo aspetto da prendere in considerazione è sicuramente il nome del tuo sito web e tra qualche riga scopriremo anche il perché.

Quindi scegline uno che possa essere utile e che semplicemente possa mostrare subito a chi non ti conosce chi fai e cosa sei.

Io ad esempio, ho scelto il mio nome e cognome per rendere tutto più semplice.

Ovviamente, sconsiglio sempre di utilizzare nomi complessi, soprattutto se sai già dove vuoi arrivare.

Potresti, nel caso di un money blog, chiamare il tuo blog con un nome simile al prodotto o ai prodotti di cui parlerai, magari riferendoti ad una nicchia.

Ad esempio “arnesiperedilizia.it“.

Chiaro l’esempio?

Falla semplice, non uscire troppi fronzoli.

Acquistare un dominio è, anche in questo caso, più semplice a farsi che a dirsi.

Ti basterà visitare Aruba, Siteground (che consiglio alla grandissima dato che lo utilizzo da 4 anni) o banalmente portali interamente dedicati alla vendita di domini web, come Bluehost.

A seconda della denominazione scelta, banalmente .it, .com, .net la cifra cambierà.

Ma non preoccuparti, di solito non si va mai oltre gli 8€ annuali per un dominio. 

Sì, hai letto bene, annuali. 

Tutte queste spese, esclusa quella per il tema, saranno annuali.

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Se invece volessi dividere la spesa tra dominio ed hosting, ti consiglio di visitare BlueHost e scegliere di acquistare lì il tuo dominio e lo spazio web da un’altra parte.

Dove lo metti il tuo blog?

Secondo tassello importante: lo spazio virtuale.

L’hosting, vale a dire la locazione virtuale dove andrai a mettere il tuo sito web gioca un ruolo fondamentale nella scelta, soprattutto se hai grandi prospettive future.

Più l’hosting sarà performante, più il tuo sito sarà veloce, più visite avrà, più scalerai Google, più diventerai un punto di riferimento per chi ti troverà sul web.

La qualità del tuo hosting quindi deve ricoprire quasi il 90% della tua scelta.

Cosa consiglio io?

Se non hai molte pretese ti consiglio Aruba, ma sappi che per passare al livello successivo un giorno, dovrai salutarlo.

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Proprio per questo, non posso che consigliarti Siteground che è uno fra gli hosting più performanti di sempre e con l’assistenza più esemplare che abbia mai visto (sì, rispondo anche la domenica pomeriggio).

Inoltre, su Siteground potrai acquistare il tuo dominio ed il tuo hosting in un colpo solo. 

Ti consiglio di dargli una occhiata, anche perché mi hanno dato la possibilità di concederti uno sconto interessante se utilizzerai questo link.

Facendo una media annuale, io spendo all’incirca 60€ fra nome dominio ed hosting su Siteground, ma a fronte di una spesa importante come questa, ho il vantaggio di avere un sito web dalle prestazioni davvero fuori da ogni paragone e ben protetto.

Il tema: l’abito ideale per te

La spesa riguardante il tema invece, dovrai farla una volta sola per sempre. 

Proprio così, una volta acquistato il tema scelto, sarà tuo per sempre, aggiornamenti compresi.

Ma cosa è un tema web o come lo chiamano i personaggi del mestiere, un Template?

Il Template altro non è che la veste grafica del tuo sito web.

Online puoi trovare davvero un sacco di siti dedicati ai Template.

Prima di andare oltre però, lascia che ti ricordi una cosa importante: potrai acquistare ed utilizzare un tema, solo su un sito web a pagamento, non gratis.

I siti di riferimento per me sono essenzialmente due: Themeforest e Thememonster.

Piccolo tip: se acquisti su Themeforest, ti ricordo di controllare sempre se il tema scelto sia per WordPress o per Blogger, così da non commettere il mio stesso errore! 

Scegli in base alla piattaforma che stai utilizzando, mi raccomando.

Soffermiamoci un attimo su Themeforest, ok?

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Perché te le consiglio?

Semplicemente perché al suo interno potrai trovare davvero una marea di temi adatti alle tue esigenze e sopratutto, anche in questo caso, potrai godere di una assistenza davvero fulminea e parecchio onesta ( te lo dico io che sono stato rimborsato, per intero, dopo un acquisto errato).

Inoltre, dopo esserti iscritto, riceverai mensilmente una tonnellata di elementi gratuiti.

Si passa infatti da una serie di file audio di ottima qualità, finendo con elementi utili per la creazione di effetti speciali all’interno dei tuoi video.

Insomma, anche se dovessimo usare poco elementi di questo tipo, sempre meglio averli gratis che pagarli, no?

Creare un Money blog

Fatte le dovute premesse, torniamo al nucleo del post.

Per creare un money blog dovrai seguire esattamente gli stessi step che ho appena condiviso con te nei paragrafi precedenti.

In realtà infatti, la struttura di un money blog è la medesima di un blog normale.

È il suo contenuto ad essere differente.

Quindi adesso è arrivato il momento di scendere più nel dettaglio e di scavare più a fondo.

A proposito di scavare a fondo, hai letto il post sulle lezioni per il tuo 2019?

Se non lo hai ancora fatto, recuperalo ( anche nella sua versione PDF).

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Quanto costa un Money blog?

La risposta è: dipende.

Come hai appena visto, puoi liberamente scegliere se creare un blog gratis o di realizzarne uno completamente tuo.

In realtà, anche trovare i prodotti da rivendere, per certi versi, è completamente gratuito.

Ma proviamo a farci una domanda importante: come riusciamo a farci vedere dai nostri ipotetici lettori e clienti?

Per rispondere a questa domanda, devi essere pronto a comunque a spendere.

Cosa dovrai spendere?

I tuoi soldi o il tuo tempo.

Nel primo caso, riuscirai ad ottenere dei risultati nel breve termine ma dovrai anche essere pronto a spendere più del dovuto in Ads sui Social o su Google, prima di trovare il pubblico più incline a visitare il tuo sito web.

Questo significa avere dalla tua parte il tempo, ma dall’altra ti obbliga ad avere un bel pò di soldi da spendere per testare gli assets giusti per riuscire a guadagnare.

Nel secondo caso invece, dovrai studiare molto e riuscire a capire come rendere il tuo sito web più facile da trovare.

Dovrai studiare le keyword giuste.

Dovrai capire come renderti simpatico a Google.

Dovrai imparare ad usare le giuste tecniche di Copywriting e di Seo.

Insomma, in questo caso, impiegherai parecchio tempo prima di vedere dei risultati, ma stai più che sicuro che in cambio, ti ritroverai con delle competenze che potrai utilizzare anche in altri ambiti e quelle, non vanno mai via.

La scelta spetta solo a te.

Io, sceglierei la seconda strada.

Prima impariamo a capire come funziona un determinato meccanismo e poi andiamo a comprare l’olio per renderlo più veloce.

Chiaro l’esempio, no?

Cosa vendere su un Money blog?

Non c’è una legge che vieta determinati prodotti e valuta positivamente altri.

Qui il ragionamento che devi fare è un pò più articolato.

Ricordi quando parlavo dell’importanza di conoscere gli utenti con cui parli?

Ecco, il discorso è proprio questo: devi conoscere le persone con cui parli e capire di cosa hanno bisogno.

Una cosa è certa però: non devi essere uno fra tanti.

Proprio così.

Devi utilizzare un linguaggio differente, uno stile di scrittura differente e soprattutto condividere un messaggio differente rispetto agli altri.

Online ci sono già una marea di blog che magari stanno già parlando delle stesse cose di cui vuoi parlare anche tu, ma solo la corretta comunicazione nata dalla conoscenza del tuo pubblico, potrà renderti migliore di loro.

Quindi, un primo consiglio che posso darti è legato alla chiarezza dei bisogni del pubblico che intendi intercettare.

Il secondo consiglio che posso darti invece è di partire dal prodotto e solo dopo capire a chi potrebbe interessare.

Immagina un tostapane ad esempio, sai che rivendendolo potresti farci una bella sommetta, così analizzi il prodotto, inizi a studiarne i benefici ed i bisogni che riesce a soddisfare.

Fatto questo, dovrai alzare lo sguardo verso il pubblico che pensi possa essere perfetto per il tuo tostapane e da lì, iniziare a costruire sopra la giusta comunicazione che possa intersecare il prodotto con il pubblico.

Certamente, questo secondo passaggio potrebbe sembrare più semplice del primo, ma non credere sia perfettamente così.

Anche in questo caso, la risposta è sempre una: dipende.

A volte dipende dal pubblico, a volte dal prodotto.

Ti piace questo post? Perché non lo condivi sui tuoi social allora?!

Dove trovo i prodotti da rivendere?

Qui la questione si fa certamente più interessante, ma mi riservo il diritto di parlare di questo tema (come dico ormai da un pò) in un articolo a parte.

Quindi qui farò un semplice riassunto, ok?

Tutto nasce da qualcosa chiamato Affiliazioni, ne ho già parlato in parte all’interno del mio primo Case Study pubblicato proprio qualche giorno fa.

In soldoni, il sistema delle affiliazioni funziona così: 

trovo un prodotto——> lo rivendo——> trattengo una percentuale.

Da questo momento in poi si aprono scenari davvero interessanti ma che sono proporzionali all’esperienza ed alle competenze che acquisirai durante il tuo percorso. 

Limitiamoci a qualcosa di più basilare per questa volta, ok?

Amazon: il mercato più grande del Mondo

Proprio così.

Il tuo viaggio nel mondo dei money blog, almeno secondo il mio modesto parere, dovrebbe iniziare da Amazon.

Perché proprio da lì?

In primis perché Amazon ha un programma di affiliazione per qualunque prodotto presente all’interno del suo store.

Tu sei mai riuscito a contare tutti i prodotti presenti su Amazon?

Ecco, ci siamo capiti.

In pratica esiste tutto o quasi.

Per iniziare il tuo percorso da affiliato su Amazon, ti basterà visitare la pagina dedicata ed iscriverti.

Ciò che ci consiglio però è di leggere attentamente tutte le linee guide relative alla tua Nazione.

Perché non do per scontata un’azione simile?

Perché banalmente, potresti anche decidere di utilizzare il tuo money blog per vendere qualcosa all’estero e quindi dovrai leggere le linee guida del Paese dentro il quale intendi agire.

Inoltre, Amazon applica delle percentuali di guadagno differenti per ogni Nazione e quindi di conseguenza, il tuo guadagno potrebbe variare.

Una volta completata la tua iscrizione e valutati tutti i pro ed i contro, potrai iniziare a pensare alla nicchia a cui riferirti.

Perché parlo di nicchia?

Perché Amazon è strapieno di sottocategorie che potrebbero soddisfare dei bisogni specifici di utenti specifici e quindi, permetterti di guadagnare attraverso un money blog interamente dedicato a quella specifica fetta di utenti.

Quindi adesso che siamo entrati un pò nel vivo dell’azione, torna qualche riga sopra e prova a rileggere le due alternative di cui ti ho parlato: pensare prima al pubblico o pensare prima al prodotto.

Solo così potrai avere chiaro in mente come iniziare il tuo percorso. 

Ma come uso Amazon nel pratico?

Domanda più che lecita.

Completata l’iscrizione al piano di affiliazione, vedrai apparire sopra la barra di ricerca una seconda barra.

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Questa è la barra legata alla tua affiliazione ed in particolare, ti permetterà di avere un link univoco per ogni prodotto.

Cosa è un link univoco?

Non è altro che un particolare link che è legato al tuo profilo da affiliato e che una volta utilizzato da un utente qualsiasi, ti restituirà una percentuale su tutto ciò che il tuo utente acquisterà su Amazon una volta passato dal tuo link.

Molto semplice dopotutto, non trovi?

Scrivere il tuo primo articolo

Hai praticamente fatto tutto.

Hai un sito web.

Sei un affiliato Amazon.

Hai scelto il prodotto o i prodotti da inserire nel tuo money blog.

Manca solo iniziare a parlarne.

Come iniziare dunque?

La risposta qui è molto semplice, ma non preoccuparti, non è “dipende”.

Devi pensare come l’utente con cui vorrai parlare.

Questa è una regola d’oro per tutti coloro i quali vogliono scrivere degli articoli che possano suscitare emozione e legame in ogni lettore.

Non puoi pensare di poter scrivere un post seguendo solo le tue esigenze e la tua volontà.

Devi interrogarti sul come poter scrivere per i tuoi utenti e su come la tua scrittura, possa essere utile per loro.

Una cosa è certa però: scrivere è sicuramente un tema che mi interessa particolarmente.

Quindi sei nel posto giusto se vuoi imparare come farlo in modo rilevante.

Un Money blog è per tutti?

Mi sento di rispondere più che positivamente a questa domanda, ma facendolo con molta, moltissima sincerità però.

Creare un blog o un money blog e renderlo proficuo è sicuramente un lavoro che tutti possono fare e da qualunque parte del mondo, ma ad un patto: dovrai acquisire competenze ed assumerti il rischio di fallire.

Se credi di non possedere queste due caratteristiche, allora ti consiglio di lasciar perdere.

Se invece, sei consapevole dello studio che dovrai fare, del tempo e del soldi che dovrai investire in un lavoro del genere, allora non posso che accoglierti nel club!

Un Money blog è affidabile?

A questa domanda, vorrei rispondere analizzando due aspetti: quello strutturale e quello più operativo.

Un blog o un sito web è per sua natura una struttura creata per restare.

Diciamolo chiaramente: dubito che investiresti soldi in qualcosa da usare solo per un paio di mesi, no?

Inoltre, soprattutto da giugno dello scorso anno, noto con molto piacere che i blog stiano finalmente tornando di moda, anche se dal mio punto di vista, non hanno mai perso il loro fascino.

Il tuo spazio web è solo tuo ed a differenza dei Social ad esempio, non è soggetto a troppi cambiamenti e soprattutto non deve sottostare a determinate regole che cambiano nel giro di 24 ore.

Aggiungo ancora che, un blog, è uno spazio che tu costruisci e che chiunque potrà visitare come e quando vuole, per leggere le tue parole, i tuoi pareri o ciò che preferirai condividere con i tuoi lettori.

Passiamo adesso al lato più pratico ed operativo.

Un money blog è affidabile nel momento in cui i prodotti di cui parlerai saranno altrettanto affidabili.

In poche parole, non puoi proporre spazzatura spacciandola per oro colato.

Gli utenti non sono stupidi e spesso, ne sanno molto più di noi.

Quindi confido nella tua etica e nella tua sincerità.

Tutto chiaro, ma quanto si guadagna con un Money blog?

La domanda delle domande.

Certamente, alla fine di un post del genere è una domanda più che lecita.

Però promettimi di non arrabbiarti, ok?

Dipende!

Anche in questo caso la risposta è “dipende”.

Dipende dal prodotto che hai scelto.

Dipende da quante persone riuscirai a convertire con i tuoi post.

Dipende dal traffico che riuscirai a portare al tuo blog.

Dipende dal tipo di affiliazione che utilizzerai.

Dipende dal modello di business che imposterai.

Dipende soprattutto da come scriverai i tuoi post.

Ma se devo essere sincero con te, c’è una variabile dalla quale dipenderà tutto questo lavoro.

Quella variabile, sei tu.

Tutto dipenderà da te

In un mercato come quello dei money blog non c’è davvero limite a quanto si possa guadagnare, l’unico limite sarà quello legato al tuo lavoro e soprattutto al modo in cui lavorerai.

Ma se dovessi darti un dato orientativo e molto di base, ti direi che nel momento in cui riuscirai ad acquisire le giuste competenze, potrai facilmente arrivare anche a 1000€ in più al mese e nel migliore dei casi, non dovrai faticare molto per raggiungere questo traguardo.

Conclusioni

Bene, siamo giunti alla fine di questo post che ormai sembra aver assunto i connotati di una guida ai money blog.

Spero che questo articolo ti sia stato utile e soprattutto ti abbia reso le idee un pò più chiare in merito ai guadagni che stanno dietro un lavoro del genere.

Non esistono limiti per chi sa guadare lontano ed ha voglia di fare, non credi?

Se questo post ti è piaciuto, ti prego di condividerlo sui Social in modo che anche altri interessati, possano trovare qui le risposte che cercano.

In fondo, condividere fa di noi persone migliori di quanto immagini. 

Quindi schiaccia quel pulsante e condividi con questo articolo e se vuoi, magari, anche gli altri!

Noi ci leggiamo alla prossima.

P.S. Hai appena finito di leggere un post da 3000 parole.

Not Bad!

Un forte abbraccio, 

Rocco.

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