È da molto tempo che ci penso, probabilmente perché anche io, come te che stai leggendo adesso questo post, sono stato vittima della tanto famosa quando eterea sindrome dell’impostore.
Sicuramente molti ne avranno sentito parlare, ma la maggior parte delle persone (me compreso) non ne conosceva l’esistenza, pur subendone i sintomi.
Un pò come quando eravamo a scuola ed avevamo paura di rispondere ad una domanda che gli insegnanti ponevano alla classe intera.
Conoscevamo la risposta meglio degli altri, eppure la sensazione di sbagliare e di non essere all’altezza, rendeva il sorpasso facile ai compagni saputelli che col tempo, sono diventati i colleghi saputelli, bravi ad entrare nelle grazie dei vertici aziendali, ma molto meno bravi nello svolgere compiti che a noi, anche oggi, risultano più che semplici.
Vediamo di scendere piano piano nel dettaglio, spiegando in modo semplice cosa sia questa sindrome e soprattutto, come uscirne.
Ok?
Iniziamo allora, dai!
La sindrome dell’impostore: il difetto delle persone capaci ed intelligenti.
Per anni ho continuamente sentito un peso sopra la mia testa.
Ma non un peso reale, vero.
Mi riferisco ad un peso invisibile, ma che mi imponeva ad affrontare la vita con la testa bassa e bada bene, di solito quando si dice “affrontare le cose a testa bassa” significa darci dentro a più non posso.
Ma nel mio caso però, stare a testa bassa significava aver costantemente la sensazione di non essere pronto, di non essere bravo a sufficienza, di non essere abbastanza.
In poche parole: sentivo costantemente di essere scarso, fin troppo.
Se dovessi riassumere in poche righe cosa sia la sindrome dell’impostore, la definirei dicendo:
La sindrome dell’impostore è quella particolare sensazione, per nulla veritiera, che ti fa sentire inadatto e sempre un passo indietro rispetto agli altri.
Adesso ti è tutto più chiaro?
Spero proprio di sì.
Molto spesso infatti, capita a tutti di sentirsi inadatti, insoddisfatti del proprio rendimento nella vita professionale ed in quella personale.
Perché sì, quando si parla di una sindrome come questa, finiamo sempre col tirarci dentro anche la vita privata.
Diciamolo chiaramente: se il nostro lavoro non ci appaga, causeremo danni a cascata anche dentro le altre sfere della nostra vita.
Quindi questo continuo pensare di essere difettoso, di non meritare per niente i successi per i quali hai sputato sangue e sudore, pensare continuamente che tu sia stato più fortunato che bravo, innescano un meccanismo ben preciso che si basa su una di quelle colonne solide della nostra vita: l’insicurezza.
Tutti siamo insicuri, ma spesso, la differenza fra chi raggiunge i propri traguardi e chi annega in questo mare pieno di gente sta in una sola azione: rischiare.
Vediamo di affrontare la sindrome dell’impostore alla radice adesso, ti va?
Scoprire che in fondo, l’unica sicurezza che abbiamo nella vita è quella di essere degli insicuri cronici.
Questo paragrafo ha un titolo così strano che anche io ho avuto la tua stessa faccia dopo averlo riletto.
Perché in fondo, se ci pensi un attimo, non ho puoi tutti questi torti.
Siamo degli insicuri cronici ed è l’unica certezza che abbiamo.
È davvero strano rileggere una frase simile.
Pensare che siamo probabilmente gli unici esseri viventi che spendono la loro intera esistenza nel cercare delle sicurezze, degli appigli stabili abbastanza da farci sentire solidi, per poi scoprire che sotto ogni nostro passo, c’è una costante mancanza di terreno.
Eppure ti rassicuro: non c’è alcun motivo di allarmarsi!
So che sembra strano anche questo, ma se solo mi presterai altri 5 minuti del tuo tempo, ti dimostrerò quanto sia semplice superare tutto questo in poche e semplici pratiche giornaliere.
Come superare la sindrome dell’impostore iniziando ADESSO!
Esistono davvero un sacco di libri che potrei consigliarti, ma lascio decidere a te quali prendere in considerazione.
Li trovi tutti nella sezione “la mia libreria” all’interno della quale troverai tutti i testi che ho letto e che leggo in questo momento.
In questo specifico post, voglio esporti le pratiche ( perché a me piacciono più le cose che posso quasi toccare con mano) che mi hanno permesso di imparare a convivere con questa sindrome, usandola a mio vantaggio, superandola in molti aspetti della mia vita.
Andiamo al sodo adesso però!
Devi fare pace con te stesso da oggi!
Inutile negarlo, la tua insicurezza è puramente di tua proprietà e solo tu potrai trasformarla nel motore principale del tuo cambiamento.
Quindi, se c’è qualcosa che non ti piace della tua vita, prova a cambiarla.
Ti rendi conto di aver messo qualche chilo in più? Vai in palestra, vai a correre la mattina presto o la sera dopo il lavoro.
Hai appena capito che puoi comunque fare di meglio in qualunque ambito della tua vita? Inizia ADESSO, non domani, non fra mezz’ora, SUBITO!
Insomma, non crogiolarti nell’eterno limbo degli insicuri, c’è già troppa folla e se sei arrivato fin qui, meriti decisamente di meglio!
Chiedi un parere esterno
Pratica tanto rischiosa quanto utile.
Rischiosa perché devi essere consapevole della persona alla quale chiedere un parere in merito alla tua vita privata, lavorativa o legata a qualunque ambito della tua esistenza.
Cioè che capita spesso infatti, è che chiediamo un parere prettamente lavorativo a persone che non hanno ancora la minima idea di cosa facciamo in ufficio o di come si svolga il nostro lavoro.
Idem per la vita privata.
Magari chiediamo un consiglio sul come migliorare la nostra relazione a qualcuno che passa le sue giornate sventolando la bandiera della bella vita da single.
Quindi, mi raccomando, scegli bene le tue fonti di risposta.
Iniziare ad alzare la testa ad aprire le spalle ed a parlare.
Altro consiglio riguarda il tuo modo di affrontare la giornata.
Se sai per certo di essere migliore delle persone che ti circondano (non per un senso di superiorità, quanto per una considerazione oggettiva), inizia a comportarti di conseguenza.
Impara a guardare negli occhi le persone con cui parli.
Questo è uno di questi gesti che ti mostrerà più sicuro agli occhi degli altri e che, praticandolo più volte possibili, ti farà sentire più a tuo agio.
“Petto in fuori”
Lo dicono in tutti i film militari anni 90 che abbia mai visto ed a distanza di anni, devo ammettere che i caporali avessero ragione.
La postura infatti, definisce prima ancora della parola che tipo di persona ci troviamo davanti.
Quindi allarga le spalle, non avere la gobba, affronta la giornata in maniera rilassata ed inizia scrollarti di dosso tutti i pesi che hai deciso volontariamente di portarti dietro.
CREDI IN TE STESSO
L’ultimo punto è probabilmente il più complesso, ma vedrai che nelle prossime righe riusciremo a renderlo semplice.
Capita anche a te di sentire una vocina che ti da una mano durante le tue scelte quotidiane?
Ecco, se fino a questo punto non mi hai ancora preso per pazzo significa che hai perfettamente capito di cosa sto parlando.
Quella è la voce del nostro istinto e l’istinto non sbaglia (quasi) mai.
Impara ad ascoltarla e non dare retta alle altre sensazioni di paura che puoi provare ogni volta che ti trovi davanti ad un bivio.
Impara a rischiare ed a provare più volte che puoi.
Nessuno è mai arrivato lontano restando fermo e sono sicuro che ogni idolo che segui sia diventato tale perché ha provato a seguire una strada che molti altri reputavano inutile ed impossibile.
Il più delle volte infatti, sentirai dirti da molti che ciò che stai facendo non porta da nessuna parte, ma il più delle volte queste persone non hanno la minima idea di cosa tu stia progettando.
Quindi non farti influenzare da opinioni negative, provenienti da persone lontane anni luce dal tuo mondo: costruisciti la tua strada ed impara a convivere con il tuo rischio.
Dopotutto, chi non risica non rosica, no?
Seguendo questi pochi consigli, sono sicuro che riuscirai a superare la sindrome dell’impostore.
In questo post abbiamo analizzato in modo profondo cosa sia la sindrome dell’impostore, da cosa derivi e quali tecniche tu possa usare per superarla o nel migliore dei casi, per trasformarla in una nuova fonte di energia per affrontare il mondo con quella grinta che pensavi di aver perso qualche tempo fa!
Ovviamente, fammi sapere com’è andata, ci tengo al tuo parere ed al tuo riscontro!
Se volessi approfondire il tema, ti invito a visitare la mia Biblioteca dentro la quale ho raccolto tutti i testi, suddivisi per categorie che più di ogni altra cosa mi hanno aiutato e mi aiutano ancora a diventare una persona migliore e distante anni luce da ciò che ero!
Per questo post è tutto!
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Per te è solo un click o un tap sullo schermo, per me invece significa il mondo intero!
Grazie in anticipo.
Un grande abbraccio,
Rocco.